16 gennaio, 2016

Che male c'è.


A lasciare il letto sfatto ancora un pò.
A spalancare la finestra e fare entrare questo profumo di buono, questo gusto di inverno zuccherato col sole bello della collina, e questo odore di terra e di erba verdissima.

Che male c'è a lasciare le tazze della colazione ancora sul tavolo, a ciondolare e a guardare fuori, in realtà sono uscita anche sul terrazzo per un pò in pigiama, e scalza, che è da squilibrati, a gennaio, ma quando ti acchiappa la voglia di uscire e guardare il cielo, il sole, le ortensie quasi stecchite e il pratino, non è che si ha tempo di ragionare e di dire FaFreddoMiCopro, no, sarebbe come far svanire l'incantesimo, voglio uscire, esco, fine.

Programmi, nessuno o quasi, forse una corsa più tardi, vediamo se riesco a fare un giro in più e se non ci riesco, fa niente.
Ho sempre una faccia stravolta dopo che ho corso, non sono brava a resistere alla fatica, un pochino, forse, ma poi dico, ma che male c'è se mi fermo sotto il noce, se non arrivo fino a chissà dove, chemmimporta.

Un sabato indolente mi aspetta là fuori, o qui dentro, o chissà dove, voglio fare quasi nulla e quasi tutto, lo deciderò via via.

Voglio un giorno bello, mi organizzo per bene alla felicità, alla MIA felicità, alle cose che mi piacciono, a momenti solo per me, forse in città, o forse qui, qualche chiacchiera con un'amica ma anche il silenzio di questa casa, di sera forse meno, ma di giorno, questa casa silenziosa ha un fascino speciale, puoi chiudere gli occhi ed essere dove vuoi, se vuoi, puoi trovarti in un momento su una spiaggia, ad un check in o nella medina,  

Che male c'è a non fare niente, a scrivere elenchi di cose da fare e lasciarli lì con una sorta di compiacimento, lo farò domani, dopodomani, la settimana prossima.

Ascolto quel che ho da ascoltare, negli altri e in me, mi racconto delle cose belle per non sentirmi troppo sola, funziona sempre, faccio un giro intorno al tavolo della cucina a passo di danza, mi faccio un bagno coi brilli, mi sfondo di lettura e di film fino a domani, faccio la maglia, svuoto la lavastoviglie e finalmente rifaccio il letto,ci metto le lenzuola con le farfalle, così, mi sembrerà di dormire o non dormire in un giardino segreto e bellissimo, che soltanto io so dov'è.
Ma non adesso.
Adesso il letto resta così, che male c'è, alla fine.




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