12 maggio, 2014

Con la Luna e le Rose.

Non è piena.
Non è quarto.
Sa soltanto quello che non è.
Se ne sta lì, nel cielo di maggio, quando il buio ancora non è passato a trovarla, Sono Il Buio, Passerei a Farti Un Saluto.
c'è un momento perfetto, nelle sere di maggio, quando puoi decidere che cosa farne della sera che ti resta, delle ore che ti avanzano prima di andare a dormire. Leggeresti, finiresti quel mini maglioncino con quella lana fatta di nuvole. 
Ma il richiamo del giardino è più forte di tutto, e dal giardino il cielo si vede così bene, lo puoi studiare, se vuoi, stelle non ce ne sono, non ancora, ma puoi indovinare dove spunterà la prima, proprio lì, sopra l'acero, più o meno.
La Luna Timida, intanto, guarda giù.
Gelosa delle mie rose, che sono esplose in un giorno appena, gelosa di quel profumo di maggio che forse da lassù non si sente e che fa tutto più bello, più leggero e morbido, smussa gli spigoli, trasforma la carta vetrata in velluto pregiato, e i sassi in rubini purissimi.
Ho avuto giorni di spigoli e sassi e carta vetrata.
Non ci vuole un genio, a capirlo. Se da qui sto lontana, se nemmeno ho il sentimento di mettere in fila i pensieri e regalarne un pò, se nulla ho, da dare a nessuno, allora me ne sto sola, scelgo un angolo e mi metto lì, Passerà, mi dico, sono stata sempre così brava a dire Passerà, a dire Massì Che Non è Niente.

Stasera,è il profumo di maggio che mi ha chiamato fuori, e questa luna, che non sa nemmeno chi è e cosa fa, e cosa ci sta a fare in mezzo al cielo, se non sei piena, se non sei mezza e nemmeno un quarto, ma dimmi, che luna sarai mai.

Lei non se la prende.
Lei sa che l'adoro, non si scompone.
Anzi diventa, per me, più luminosa via via, man mano che il buio si avvicina col suo carro, e il cielo passa da celeste a blu, senza quasi darmi il tempo di accorgermene.

Nemmeno la luna resiste al profumo delle sere di maggio, a quest'aria liscia e senza vento, ce n'è stato tanto ieri, e ha spazzato tutto, le nuvole, i pensieri, la malinconia e gli schizzi.
Nemmeno la luna resta indifferente a tanta beatitudine, a tanta pace, a tanto misterioso sentimento.

Io, meno di tutti.




1 commento:

alda ha detto...

E infatti mi preoccupo quando da qui manchi per troppi giorni....e mi immagino spigoli che pungono,e carta vetrata che stride e sassi opachi e aguzzi.Ma non metterti in un angolo da sola come le mie gatte quando non stanno bene, c'è la tua luna lassù e tutto il profumo di maggio tra le tue rose. Non puoi perderteli.Baci Alda.

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