17 marzo, 2013

Tunnel of...socks.


Succedono tante cose in una pigra domenica pomeriggio.
Si whatsappa con le amiche più e meno lontane, che sembra di averle lì, sedute sul divano.
Si twitta, ci si tiene informate sulle cose del mondo, si legge, uh quanto si legge in domeniche così, si fa persino la prova a scrivere sulle Fragole dal telefono. esperimento riuscito.
Ma questo fine settimana verrà ricordato pe run altro esperimento, di quelli che ci perdi il senno, di quelli che credevi impossibili e invece alla fine, di quelli che c'è stato una vera esplosione, un vero trend, un vero dirsi Ma Và? Hai Provato?
Si ho provato e ce l'ho fatta.
Ho imparato a fare le calze, che di per sè è una cosa di poco conto, soprattutto per chi non capisce l'nsana passione che muove tutto questo, che c'è già una rete di informazioni che nemmeno il KGB, e quale filato e quali ferri, se carbonio o bambù, mica cose da nulla, signora mia, non è che noi si comprano i ferri di alluminio alla merceria della piazza, o dal Pesce, e solo chi è del mio paesello può capire questa cosa qui, quella del Pesce, intendo.
Ho imparato a fare le calze.
Ho disfatto, rifatto, ridisfatto e ri-rifatto e questo in un giorno, che mi ci si sono incaponita e che non avevo voglia di impegnare la mia testa in altre cose che non fossero ssk e magicLoop, e ogni tanto tutto questo aiuta, aiuta davvero e questa SockTerapy funziona, funziona alla grande, che fuori nevicava come a Natale e noi qui si facevano calzini, ma non solo io, almeno altre 3 o 4 sparse nella penisola, collegate a parlare di lana speciale, attrezzi speciali e tutte a dire, Ma Che, Davvero? e che roba è mai questa, ma le persone che frequento io sono così, sono quelle che si elettrizzano per queste cose e c'hanno mille mazzi e lazzi, e si concentrano a fare delle cose che non tutti possono capire, a che gusto ci sia a fare così, a sdilinquirsi su uno schema, a diventare bell'e scema perchè hai deciso che ce la vuoi fare e basta. e poi è domenica a la domenica uno la può passare proprio come vuole, o no?

Ho imparato a fare le calze.
la mia domenica è andata via così, ha galleggiato in un bel pomeriggio di casa e casa, di figlioli, di complicità calda e serrata, di cose belle, di progetti, ancora e ancora, perchè se metti insieme la passione e la tecnologia allora viene fuori una cosa gigante come questa qui, che mi sembra enorme e che forse la è davvero, e allora, tutto questo dannarsi su uno schema, tutto questo imparare cose nuove e sentirsi un pò diversa, gente strana che non sono altro, e con me tutte le altre, allora a me piace essere come sono e non mi importa se poi alla fine c'è chi ti dice Che Cooooosa? Le Calze? Ussignur.

A me non importa.

Sono entrata ufficialmente nel tunnel dei calzini fatti a mano, con lane speciali, tinture speciali, ferri speciali, e amiche speciali con cui condividerle, in ogni modo possibile, Twitter, Tumblr, Blogger, ce li ho proprio tutti,  sono troppo social, come dice la mia amica Silvia scuotendo la testa, ma tanto lo so che presto un paio di calze le vorrà anche lei e allora va bene.


1 commento:

Valeria ha detto...

A me era venuta un po' la fissa l'anno scorso quando abbiamo comprato tutte quei ferri piccini picciò che i calzini li fai senza magic loop e c'era la Gloria che era la maestra del calzino e mi ero pure comprata tutte le riviste etc.. Oggi invece lavoravo. Non ai ferri, alla cassa.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...