24 ottobre, 2012

Stiro e twitto.

Tema. Stirare. A me stirare MI schifa.Cioè, non proprio che mi schifa, ma non è che mi piace. 
Ecco, venticinque errori di grammatica e sintassi in una riga sola, niente male.

Che stirare non sia pratica che mi faccia impazzire è ormai cosa nota. La trovo un'enorme perdita di tempo, eccezion fatta per le camicie del mio Sposo e di qualche Figliolo che hanno da essere impeccabile senza pieghe nelle maniche, senza l'ombra di uno stropiccio, senza niente, come tirate a piombo. Devo dire che a stirar camicie son diventata bravina, ma uno fa di necessità virtù, non  che se vai a stare al Polo debba continuare a farti schifo la granita, per dire.
Non amo stirare e perciò mi son organizzata. La radio, per forza di cose, che a guardare la tv combino guai, in realtà stirare guardando la tele te la fa passare meglio, anche se più che guardarla la senti e allora che differenza fa. Oltre a ciò, mi organizzo be sul serio per le ore che passerò attaccata all'asse da stiro, oggetto abiurato in casa mia al pari dell'abiurato stendino, ma di questo ho già parlato diffusamente.
Mi organizzo che chi non stira in compagnia è un ladro o una spia e allora, tengo lo smartphone vicino all'appretto, vicino ai fazzoletti candidi e a forma quadrata, giammai rettangolare, accanto alle magliette ben piegate da stirare a rovescio, non sia mai che si cancelli con un colpo di ferro innocente una scritta o un disegno, l'ho già fatto, ahimè, e so bene di cosa parlo. Lo Sposo Illustrissimo appartiene a quella corrente di pensiero che vuole le camicie appese, non già piegate come nella scatola ma senza gli spilli, che ancora me lo devono spiegare perchè nelle scatole delle camicie ci mettano gli spilli che è un'enorme perdita di tempo anch'essa. sia a metterli che a toglierli, per dire. Il mercoledì mattina, lassù nella casa in collina, s'ha da stirare fino alle convulsioni, fino a stramazzare a terra priva di sensi, tirandosi dietro nella caduta pure il ferro da stiro che avrà il buongusto di non cadervi sulla testa per non compromettere la già compromessa attività cerebrale, ma di frantumarsi al suolo. Esagggggerata. Però, avrei qualcosa di interessante da twittare alle mie amiche squinternate, da Instagrammare, da condividere su Facebook, così da sentirmi un pò meno sola, sommersa da quintalate di pantaloni e tovaglie e lenzuola, deh, le lenzuola, la prova provata e  perfetta che stirare è inutile come fare il letto, tanto poi si disfa uguale, se mi sentisse mia nonna mi manderebbe un fulmine a incenerire il ciliegio in giardino e allora sì che twitterei.

Le donne del 2012, quelle che stirano e ammirano obtorto collo, quelle che fan di necessità virtù, sono quelle che stirano e twittano, che mandano nel web la loro mattina grigia di nebbia illuminata soltanto dalle lucine del ferro da stiro. Sono quelle che sanno che la vita è un bel mucchio di panni da stirare, molte camicie, molte magliette, moltissime lenzuola con gli angoli, i peggiori, o le tovaglie di lino. E twittando e sorridendo, si stirano tutte.
Cominciamo con i fazzoletti però. Stamattina a tribulare non c'ho voglia.

Uso improprio di alcuni termini dialettali, ripassare i verbi, voto 4.

3 commenti:

Knitaly ha detto...

Dovrei farti compagnia col ferro e il cellulare... ma a me tocca stasera!
Ora comunque devo andare lo stesso, mi infilo nella mia bolla! Baci! :))

ChezClarette ha detto...

Tutta la mia comprensione :)

Anonimo ha detto...

e i calzini? vogliamo ricordarci anche di loro? spaiati, bucati, orfani d'elastico, profumati alla discarica... roba che stirare sembra divertente... :-( v.

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