18 ottobre, 2012

I giorni da torta.

Non sono una gran cuoca. O forse sì, la sono e non lo so. Perchè la sono a tratti. Ci sono volte che cucino per reggimenti e non me ne accorgo quasi: ragù come mi ha insegnato mia mamma, torte salate, arrosti e selvaggina, no, selvaggina proprio mai ma ci stava bene, risotti e timballi. Altre invece che anche le spinacine mi fan fatica. Ieri è stata una giornata difficile. Credo di essermi beccata il raffreddore a Udine, buuuuu, e la fai tanto lunga per un raffreddore? Beh, non è proprio così ma facciamo finta di niente. Le giornate difficili sono quelle giornate che ti senti come impantanata, che hai le gambe pesanti e la testa anche, e vabbè, c'hai pure mal di testa, ma non è che passa con il moment rosa, è un mal di testa da sovraffollamento. I pensieri sgomitano e si spingono all'interno della tua testolina, ci sono quelli morbidi che vengono schiacciati da quelli pesanti e odiosi, cosicchè i pensieri morbidi si fanno piccini piccini e stanno in un angolo e quelli orrendi invece spadroneggiano,e si fan vedere belli tronfi e prepotenti e tu non puoi farci niente. O forse sì. Puoi fare una torta. E' quello che ho fatto ieri, infatti, e devo dire che in parte ha funzionato. Ho fatto una torta semplice, con ingredienti semplici, una torta che faccio al mare, è lì che l'ho imparata, e poi la faccio quando non ho voglia di prendere i libri di cucina e leggere gli ingredienti perchè tanto la so a memoria. E' una specie di comfort food, che consola e rassicura, non so come dire. Si fa veloce, ma è bello farla lentamente, guardare le uova che girano e girano nel Kitchen Aid, poi metterci lo zucchero e il rumore del KA è un ronzio piacevole, che ripete sempre la stessa frase, lo faccio per te, lo faccio per te, lo faccio per te.

CI metti tutte le cose che devi, inforni e già a guardare dallo sportello l'impasto che diventa torta stai già un pochino meglio. Sai che quando la Princi tornerà da coro la torta sarà prontissima e ancora tiepida sul tavolo e lei ne ruberà un angolino prima di salire in camera sua. Sai già che il tuo Sposo dirà subito Hai Fatto La Torta appena entrato dalla porta di casa, perchè è il profumo  che fa di una casa qualunque la tua casa.

E' una torta semplice e farla non è la stessa cosa di comprarla.

Nei giorni magnifici mi compro un paio di scarpe.
Nei giorni difficili faccio una torta.

Questo spiega perchè,  da un pò di tempo in qua, il mio armadio delle scarpe è sempre uguale.
In compenso, faccio molte torte.

2 commenti:

Knitaly ha detto...

Certe piccole cose sono davvero impagabili. Ti abbraccio.

CINZIA ha detto...

Il buon profumo di torta che fa di una house...una HOME!! Ti invidio un pochino,mi piaceva tanto fare le torte, ma ora con la casa vuota non le faccio più.. Un abbraccio forte e un bacione, Pres!!

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