14 ottobre, 2011

Nè di Venere.



Adoro il venerdì, si sa da sempre, non sono nemmeno tanto originale, il venerdì piace a tutti, è il giorno prima del giorno prima della festa, della domenica, che poi alla fine non si farà un bel niente, di solito noi non si fa niente o quasi la domenica, ma è proprio questo il bello dalla vicenda, il niente. Venerdì fa rima con faccioquellochemipare, ma a guardare bene non è che possa fare quel che mi pare, in realtà, perchè la casa è dissestata da un disordine lieve, imperante e strisciante, una cosa lì, un'altra laggiù, ma è la somma che fa il totale e allora un paio di scarpe lì, una maglia là, una pentola che non ha trovato posto in lavastoviglie, una lavatrice da stendere fanno un casino disordine importante e allora mi ci metto. Certo, mi piacerebbe far altro, non dico di no, c'è un venticellino sottile che ti fa venir voglia di andare sù per collina a vedere se finalmente le foglie hanno cambiato colore e se sono ancora come a luglio, e poi mi piacerebbe anche chiudere gli occhi e trovarmi che so, seduta al sole in un bar su una piazza, a leggere, magari, o a fare people watchin' e inventarci storie sopra, lo faccio spesso e l'Illustrissimo ride di gusto e mi dice Ma Come Ti Vengono, come mi vengono non lo so, so che mi diverte tanto, è più di un pettegolezzo, la gente che passa non l'hai mai vista e non la vedrai mai più e dice tutto in quei 3 secondi che ti passa davanti, gli indizi sono pochissimi e io invento loro una vita e una situazione, tanto, non avrò mai la controprova e il gioco finisce lì. Non sarà per niente un venerdì di cazzeggio, invece, nessuna storia da inventare sulle vite degli sconosciuti, mi sa che dovrò mettere i piumoni a tutti i letti, sistemare una volta  per tutte il mio comodino, che nemmeno si vede più, il comodino, da tanta roba che ci sta sopra, letture serali abbandonate di malagrazia, occhiali, catename vario, prezioso e non, cose sparse. Oppure, sistemare l'armadio delle scarpe, solo che io ci metto ore, perchè le provo tutte prima di metterle via, ma dimmi tu se non sei scema, si disse da sola. Stamattina, mi dedico a questa casa, comincio con lo svuotare i cestini della carta e poi li porterò al bidone della carta che sta in fondo alla strada, e poi non resisterò al richiamo di questo venticello e farò un giro, e alla fine non avrò combinato granchè e sarà già ora di pranzo, meglio di no, comincio a spalancare tutte le finestre, il vento mi terrà compagnia mentre litigo coi piumoni, i cestini della carta mi sa che li svuoto per ultimi.

1 commento:

cinzia Va ha detto...

..prima che piova ho sistemato (purtroppo) attrezzame vario nella nuova casetta del giardino.
Finalmente un po' di ordine. Ma durerà poco!
Buon fine settimana.
Cinzia Varese

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