21 febbraio, 2011

Si pensa al sole.



Mi si parli sottovoce, con grazia, mi si chieda Scusa e Per Favore, non mi si chiedano discorsi impegnativi, nè impegnativi programmi, mi si lasci stare bella scialla, così si dice da queste parti. Mi si lasci il tempo di svegliarmi bene, che non so come e non so perchè ho sempre un sonno, ma un sonno, non che sia stanca, no, ho proprio solo sonno e non posso nemmeno accampare la scusa E' La Primavera, ma quale, qui fuori sembra novembre inoltrato, mancano solo i crisantemi e le caldarroste, ma poi, le caldarroste a novembre ci sono, mah, non so. La settimana inizia, e sono così rapidi i giorni che tra non molto ci si ritroverà in capri-pants e sandalini, e il maglioncino di cotone infilato in borsa, e colori, colori, colori a manciate. E' su questo che farnetico, sul sole e sul caldo e sull'andare in giro in bici e sui fiori e sui profumi di limone e di vaniglia. Perciò mi si parli con calma, mi si racconti cose deliziose e deliziose soltanto, che di cose da fare ne ho tonnellate e concentrata son su tutta una serie di vicende, il Camp, per esempio, che bella festa sarà, che per l'occasione ho anche imparato a cucire, ma non a cucire i bottoni che quello lo san fare proprio tutti, a cucire con la macchina da cucire, quella che ci perdi il senno se vai storto e basta un niente perchè salti tutto e si strappi il filo, e faccia un pasticcio e allora sì che ti viene voglia di prendere la macchina da cucire e buttarla giù dalla finestra, ma rovineresti le rose di sotto, e allora meglio di no. Ieri infatti, lezione di cucito in un'altra Casa in Collina, quella a me appiccicata, che solo la Santa Pazienza dell'Ingegnera mia vicina ha potuto tanto e sono tornata a casa trionfante con il mio lavoretto fatto in due ore, è la prima cosa che faccio che non sia sghemba e storta e orrida a vedersi.  Quinci e quindi, ieri giornata impegnativa, che imparare non è uno scherzo, e poi avevamo il suo compleanno da festeggiare con menu a richiesta, che la tavola non si è sparecchiata mai, alla fine. Così, col cervello infarcito di cose e progetti e desiderata e to do list e wish list e tutta una serie di list da manicomio, mi accingo a iniziare un'altra bella settimana di cose e di cose. Quassù non ci fa mancare un bel nulla, la Princi febbricita e tossisce, ci sono pile di cose stirate da ritirare negli armadi corrispondenti, qualche piccolissimo pensiero si affaccia ogni tanto nel cervello, a farcirlo vieppiù, ma noi si scansa con eleganza, noi non ci si farà prendere, noi non ci si farà agguantare e mettere con le spalle al muro, noi si resiste, si pensa al caldo, si pensa al bello, si pensa al sole.

2 commenti:

cinzia Va ha detto...

Sono curiosa come una scimma... cosa hai cucito? Capisco che non a tutte piace cucire, ma per il Camp sono certa che ci sorprenderai come sempre. 1 abbraccio

Anonimo ha detto...

Va meglio.
Dopo il buio si apprezza di piu' la luce che filtra dal primo spiraglio.....
a presto a voce
B.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...