Se i sogni parlano, tu lasciali parlare. E se i pensieri scappano, tu lasciali scappare. A fermarli ci si fa male, qualche volta, ci si sbucciano le ginocchia, ci si strappa la gonna, impigliata nelle spine. Cosa vuoi? Non so. Ho una penna e un foglio di luce per scrivere le cose che vorrei. Per me, per gli altri, per la mia vita, per i giorni nuovi del calendario, per l'agenda che sa di colla, per questo giorno che sembra che cambi il mondo e invece non cambia proprio un bel niente, se ci pensi bene, tutto è uguale all'uguale, il prima è come il dopo, i pensieri sono gli stessi di ieri e di dopodomani. Cosa voglio. Faccio prima a dire quello che non voglio. Sono brava a fare le liste, le cose da fare, le cose da comprare, la letterina di Natale. Voglio le stesse persone intorno a me, gli stessi volti che amo, l'odore di questa casa, il suo disordine, i suoi rumori. I cuori che abitano accanto al mio, così vicini perchè li possa sentire, perchè li possa toccare, perchè li amo più forte ogni giorno, più forte, sì, perchè di più non basta. Voglio tenere tutto com'è, non cambiare una virgola, voglio un sonaglino che mi faccia compagnia, voglio un talismano contro la cattiveria, una lampada da sfregare, la mappa del tesoro. Voglio il coraggio che mi manca, voglio la forza che non ho, voglio quello che mi è mancato, voglio il tempo, per ritrovare quello che ho perso, per perdere quello che mi fa male. Voglio me. Voglio tutti i colori del cielo, voglio un arcobaleno da tenere sul comodino, da guardare quando mi va. Voglio un quaderno a righe. E vorrei sapere tutte le cose che non so, vorrei tutte le risposte alle domande che ho chiuse dentro una scatola, insieme ai vetrini verdi della spiaggia, a un fiore seccato, insieme a chi non ha mai capito bene chi fossi veramente. Chi sono non lo so. Sono un teorema che non ha soluzione, sono un vaso incrinato, sono un tovagliolo del servizio bello, ma ho una macchia che non viene via. Sono un graffio sul pavimento, sono i passi sulla strada, sono il vento che soffia forte fra le persiane, la pioggia che canta, la neve che sorride, il sole che ascolta. Sono la luna. Sono i sogni che trovi a pezzi sotto il cuscino, sono i pensieri che non vuoi avere, ma i sogni parlano e i pensieri scappano e tu, lasciali parlare, lasciali scappare.
E' un anno nuovo quello che c'è.
A chi mi ha perso.
A chi dovrebbe sapere tutto e invece non sa niente.
A chi di me non gliene importa.
A chi amo.
A chi ama me.
Buon duemilaundici.