05 agosto, 2010

Corrono le nuvole.

Velocissime, così veloci che non sai, non sai chi sono e dove vanno e se stanno arrivando o vanno via,  da quale parte devi guardare per capre bene. Corrono, non si può dire che vòlino, le nuvole non volano, passano e vanno, scivolano sul cielo, dove non c'è strada o sentiero, scivolano e basta, seguono una rotta fantastica, che c'è e non c'è. C'è qualcuno che soffia forte per farle passare, o per farle arrivare, per spostarle da qui a laggiù, per coprire il sole, per scoprire la luna di notte,  per farla riflettere preziosa sul mare, per illuminare il sentiero che porta alla diga, quanti baci di ragazzi in quel sentiero, quante stelle cadenti, quante albe guardate, promesse strappate, desideri lanciati in alto, a manciate. Le nuvole passano, stanno poco, i maestrale di oggi ci gioca come un matto, si diverte a sfilacciarle e ricomporle come fossero di pongo, di panna e di cotone, e loro corrono e corrono. No che non pioverà, nemmeno oggi, ci piace tanto questo tempo che c'è, il vento forte, la tenda che sbatte, le tende leggere che volano in alto. Intanto, le nuvole passano e passano, e alla fine c'è il lusso di poter scegliere, preziosissime nuvole che puoi decidere, se stare a guardarle o volare insieme a loro. 

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