27 maggio, 2010

Il cielo delle sei.

E' giorno da un pò, ma non del tutto. E' presto, ancora, e nessun rumore da nessuna parte, nè da fuori nè dalle altre stanze della Casa in Collina. E' un piccolo lusso svegliarsi presto, prestissimo, anzi, che proprio non ce la si faceva più a stare nel letto e a riaddormentarsi, poi, che pratica assurda cercare di dormire quando non si ha sonno, si chiudono gli occhi come a forza, ci si concentra su bei pensieri, ma nulla, loro si sbarrano in automatico, a guardar fuori, a guardare l'ora, a guardare e basta. Il cielo del mattino presto nulla ha a che vedere col cielo delle altre ore del giorno. E' chiaro, è più bello, è come apparecchiato per la festa, tutto pronto e si inzierà, fra poco, le giornate di ciascuno che si intrecceranno, le cose da fare, le idee, i progetti, i miliardi di faccende, questioni, grane, situazioni che ogni giorno prendono vita, sotto questo cielo. Complice è la luce, appena spruzzata, che si fa via via sempre più lucida e nitida e chiara, chiara come il sole, si dice così, no? Il mattino presto ha con sè una specie di regalo, ti fa sentire potente e privilegiata, c'è un'aria frizzante stamattina, si può cogliere l'attimo e innaffiare con calma i vasi del terrazzo, che si ha tempo, è ancora così presto e dormono ancora tutti come sassi, e aggirarsi un pò da ladre, in punta di piedi, e cercare di fare piano, rende tutto ancora più misterioso e così bello, ci hai fatto caso? se parli sottovoce puoi anche dire una stupidaggine mondiale ma sembrerà una cosa bella, lo dico per ridere, non è che sia vero, o non del tutto, alla fine. Il cielo di stamattina mi trova così, ansiosa e felice, a innaffiar piantine, strappare foglioline secche, a guardare in alto e pensare che no, non può piovere proprio questo fine settimana, no, per favore. Il cielo delle sei mi ha salutata con una luce intatta e meravigliosa, che di colori e profumi a quest'ora ce ne sono in quantità, che le rose stanno sbocciando, finalmente, che le mie sono sempre le ultime. Buongiorno, cielo delle sei, fai di questa giornata una giornata serena, gli animali di casa tutti in gita dal veterinario, una spesa per il Regio Contingente che domani noi si va, un knit cafè al Bio che ci sarà da ridere, così agitate come siamo, e chi fa cosa, e a che ora arrivate, e non sbagliate strada. Perciò, buongiorno e buongiorno, e adesso che guardo meglio non sei già più il cielo delle sei e la luce è già così diversa, ma che importa, alla fine, il cielo è sempre cielo, e alle sei o alle dieci è bello uguale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' una sensazione meravigliosa che ultimamente non riesco a vivere perchè dormi malissimo la notte e non riesco proprio a svegliarmi come un tempo alle prime luci dell'alba. Una sensazione stupenda!

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...