11 dicembre, 2009

Le luci e il gelo.

Non esiste un vero momento in cui si terminano gli addobbi di Natale. Hanno un inizio, sì, Oggi Farò l'ALbero, si dice, ma poi, ogni occasione è buona per aggiungere qualcosa. Si scarta un pacchetto e si annoda il nastrino alla maniglia del forno, si comprano all'Esselunga fascine di sterpi brillantinati, da metter dove? un posto lo troveranno. Questo non smettere, questo accanirsi a mettere cose nasconde in realtà ben altri significati. Si cerca in ogni modo di non pensare alle solite, noiose, sfiancanti questioni che il Natale ogni anno porta con sè, nel cestino della frutta secca, i datteri, il torrone e i mandarini. Pensieri sottili, vigliacchi e striscianti, che ti sei allenata così bene negli anni a scacciare, ma che invece no, non te la danno vinta e piano piano, meno prepotenti di una volta, ma non per questo meno pericolosi, arrivano, come il presepe, come l'albero grande della piazza e la slitta illuminata. Sono pensieri che conosci così bene, e che non vorresti mai, ospiti sgraditi come gli orridi babbinatale che scendono dai camini. E confezioni per te l'ennesimo Natale privato, privatissimo, con le persone che ami che sono tutte qui, nella casa sulla collina. Per questo, col gelo del mattino, scarmigliata, mezza in pigiama e Superga coi brilli, natalizie anche loro, spargi luci sui davanzali, a stordirti con l'aria fredda sulla faccia, a illuminare un buio che sai a memoria, a sollevare questo peso sull'anima, luci che scàccino via questo vuoto assurdo che senti, questo senso di tempo perduto, questi orridi babbinatale che scendono dal camino.

7 commenti:

elisa ha detto...

come ti capisco...a me succede ogni anno con l'arrivo del Natale, inesorabilmente..c'è un anniversario doloroso che capita proprio nel pre vigilia che purtroppo aggiunge tristezza ai giorni di festa..e malinconia..poi però ci pensano i bimbi ad addolcire tutto..
Un abbraccio!!

santin ha detto...

Io non riesco più ad essere felice a Natale. L'atmosfera non riesce a coinvolgermi....forse sono diventato grande, forse sono consapevole che certi riti non si ripeteranno più.
La cosa che più mi manca è lo sguardo di mia nonna sull'albero di Natale. guradava l'albero e poi me, e senza dire una parola si complimentava con me. ecco vorrei che tornasse il luccichio dei suoi occhi.
ti bacio

Pink butterfly ha detto...

Mi meraviglio come riesci sempre ad esprimere con le parole ciò che senti, ciò che provi.... Mi credi se ti dico che quello che hai scritto in questo post, bellissimo come tutti gli altri del resto, è esattamente ciò che provo anch'io in questo periodo di attesa...???????

Steph ha detto...

Io continuo ad amarlo il Natale, anche se tanti episodi vissuti rentono l'attesa un poco dolce-amara. Ma sai cosa mi dico sempre? Che coloro i quali non credono nel magico non lo troveranno mai (Roald Dahl). Per me i campanelli non hanno mai smesso di suonare.

passionemaglia ha detto...

Anche a me a volte a Natale prende il "magone" pensando al mio papà che non c'è più da tanto e che non ha mai conosciuto nè suo genero nè le sue nipotine (che sono sicura lo avrebbero adorato, con i suoi scherzi surreali) e negli ultimi anni, con la mente di mia mamma che a poco a poco si spegneva, tutto era ancora più malinconico.
Ora è un po' superato, abbiamo raggiunto una specie di equilibrio
e lo passiamo anche noi solo con chi amiamo

Edda ha detto...

Bellissimao testo. Anche a me continua a piacermi, certo non c'è più quella magia, ma è un piccolo momento sospeso e lussuoso dove riabbraccio i miei cari.
Comunque è vero, questo vuoto torna proprio in certi momenti, diamogli luce (non solo natalizia).
Un abbraccio
P.S. Ancora grazie (ho messo una fotina ;-)
Buon fine settimana!

Anonimo ha detto...

"stiamo tutti bene".
Eccolo, il Natale privo di ombre.
Ti abbraccio
B

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...