23 novembre, 2009

So precious.


Preziosi, sì. Luccicanti, luccicantissimi. E per me che son gazzaladra, di rara, rarissima bellezza. Un regalo, perlopiù. Ma procediamo con ordine. Si dà il caso che io sia in questi giorni di nebbia a setacciare rigattieri, svuotacantine e solai, alla ricerca di un arredamento shabby che nessuno vuole, quelle poltroncione enorme ricoperte di tessuti improbabili, quei tavoloni lunghissimi, quelle sedie da bistrot, come ho imparato che si chiamano. Per quel progetto che mi frulla in mente da un pò e che forse in primavera, in grazia di Dio, sarà finalmente attuato. Così, ho scoperto un luogo. Un luogo non distante da qui, che ci si arriva in fretta, meglio se con un dolcetto. per il caffè delle 11, nel magazzino con la stufa, che ha tutto un altro sapore. E'un luogo che adoro, perchè vanesia e sognatrice come sono, mi piacciono i luoghi dove si intrecciano le storie di mille persone, credenze, armadi, vecchie camere da letto, specchi sontuosi, scatole di latta, lampadari opulenti, zuppiere e piattini sbeccati e spaiati e libri, dischi, copriletti, sedie impagliate, cose. Mi piace l'odore di questi posti, di colla, di legno, di vecchio e di bello. Affascinante, per me. E poi lei, Nicoletta, la regina di questo Parco dei Tesori, che ha avuto da subito per me un trattamento speciale già dall'altra volta, e anche oggi, che sono andata a prendere le sedie, che arrivano da una sala, quella del pranzo della domenica mi sa, che sono un pò sporche ma di una bellezza semplice e giusta per il luogo dove andranno. E poi, quel regalo inaspettato, quella scatola da merceria che sembrava vuota e invece era piena, piena di tesori meravigliosi, vecchi nastri di organza con la carta giallina e il prezzo in lire, vecchie cerniere di metallo di colori impossibili, verdissimo mela, arancione, rosa confetto. E poi questi gioielli. Bottoni bellissimi, mi piacciono i bottoni, non è mistero, ma questi sono gioielli veri, che a cucirli insieme possono fare una collana luminosa, o anche se li tieni lì, nel vaso della marmellata che hai lavato con cura, e con cura hai staccato l'etichetta Confiture de Fraises, e ce li metti dentro e li guardi da lì, anche da lì fanno un bel vedere, bellissimo. E poi dei ferri di metallo, che non si trovano più, indovina, viola e rosa, ma oggi non era nemmeno il mio compleanno, ma Nicoletta sa che tutte queste cose vanno per il Cuore e lei, che di cuore ne ha una tonnellata e sa, lei che è nata nella nebbia come me, lei che è sognatrice e visionaria come me, a lei, Nicoletta, grazie, grazie, e ancora grazie. Col Cuore, s'intende.

2 commenti:

Beta ha detto...

Che meraviglia ... adoro bottoni e mercerie varie ... e cartolerie ... e vecchi magazzini ... e....! Buona giornata!

Anonimo ha detto...

mi segnali il posto?
io sono ad Alessandria e sto mettendo a posto una casa in campagna e la vorrei proprio come dici tu....
Anna Maria (sto lavorando per voi con la lana che mi hai mandato tramite N. con lentezza, ma prima o poi arriverò!!!)

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...