03 novembre, 2009

La luna a cena.

Si era già vista da subito, che quella non sarebbe stata una luna qualunque. Quando si hanno di queste sorprese, quando uno, una cosa non se l'aspetta proprio, è ancora più bello, come è più bello e luminoso il sorriso di chi sorride poco, magguarda, non ci avevo mai pensato. La luna di stasera è una luna speciale, ed è bella, così bella che a guardarla ti ci perdi. E' stata lì per tutto il tempo della cena, noi che la cucina dà di là e non di qua, che di là è più bello e guardi fuori anche a colazione, e la giornata inizia meglio se mentre sbadigli guardi fuori, non importa se il pratino vicino o la collina lontana, l'importante è avere del verde da guardare, e non ti stanchi, non ti stanchi mai anche se il paesaggio è sempre il solito, ma che cambia con le stagioni, così. La luna di stasera guardava il passato di verdura nei nostri piatti a fiori e frutti, la tovaglia bordeaux, i bicchieri diversi perchè così mi piace. E ascoltava, ascoltava. Le cose qualunque che si dicono in una casa qualunque in cima alla collina. Stasera, nessun urlo ha scosso la tavola, càpita sempre più di rado, in realtà, ma anche qui, quando càpita, càpita che merita, ed è lo stesso discorso del sorriso, se ci pensi bene. La luna ha sorriso, per le solite cose dei ragazzi, le battute e le scemenze che mi fanno ridere fino alle lacrime, qualche volta, a dire Che Figli Scemi ma a non volerli mai diversi da quello che sono. La luna era lì, sempre lì, e la vedevo anche da seduta, e alla fine ho dovuto abbassarmi a sfiorare il piatto, Cosa Fai, Guardo la Luna e lei guardava me. Aveva cose da dirmi, cose da luna, pensieri dorati, luminosi come lei. Lei racconta fantastiche storie di stelle comete, di missili e navicelle, di astronauti e satelliti. E storie torbide e desideri, preghiere e sospiri, segreti e magie. E sa che l'adoro e che la guardo sempre, ovunque io sia, e sa che sono contenta stasera, perchè è stato così bello averla accanto per cena. La inviterò, un giorno o l'altro. Ma mi toccherà cambiare menù: il triste e avulso passato di verdura non piace a nessuno, figuriamoci alla luna.

5 commenti:

Erre54 ha detto...

le cascine abbandonate, pizzi e vecchi merletti,shabby chic,immaginiamo chissà che cosa ,il viola e adesso anche la luna ma chiamiamole affinità o che cosa?

federica ha detto...

che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai silenziosa luna?
Anche io, come te, guardo sempre la luna, la cerco, la interrogo, la tengo vicina vicina ai miei pensieri, alle mie emozioni...le racconto i miei umori, i miei sogni.. Anche ieri, come te..
Baci!!!!federica

federica ha detto...

che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai silenziosa luna?
Anche io, come te, guardo sempre la luna, la cerco, la interrogo, la tengo vicina vicina ai miei pensieri, alle mie emozioni...le racconto i miei umori, i miei sogni.. Anche ieri, come te..
Baci!!!!federica

Anonimo ha detto...

magguarda...

Anonimo ha detto...

la luna mi tiene compagnia in queste sere mi addormento al suo chiarore..che bella la luna!meno male che stiamo in campagna e che nessun grattacielo ce la nasconde....ciao pac.

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