28 maggio, 2009

Quasi estate.

Direi che ci siamo. Quasi. E' quasi estate se fai più fatica a tirar sù i figlioli dal letto, che studiano e studiano, verifiche a raffica, una dietro l'altra, e nezzuna voglia di farle, c'è da aggiungere. Se si và in giro vestiti leggerini, leggerissimi, deliziosi sandalini ultraflat, zeppe da stangona, capri pants, cestine di paglia, occhialone da Croisette, trucco inesistente. Se ci si sofferma davanti alle vetrine di costumi e parei, non molte in verità, ma che fan sognare di crociere e flutti, spiagge immacolate e angurie gelate sotto il solleone, bordi piscina, notti di lune tonde e stelle cadenti. Quasi estate. E i miliardi di cose da fare assumono un altro gusto, un pò con la mente si è già via, ci si concedono piccoli lussi, piccole impercettibili lentezze, cene fresche preparate coi figlioli, chiacchiere in terrazza, piccole cose. Ovvio, i Momenti da Manicomio certo non mancano, come si farebbe se no, e allora si attende la sera tardi, quando hai sparecchiato anche l'ultimissima briciola ed esci fuori nel pratino ad annusare per aria, il gelsomino e le rose, una brezza leggera, una specie di pace estiva, quasi estiva, a onor del vero, che l'ho sempre detto e mi danno della pazza ma ci son sere che da qui, insieme alla menta e all'erba bagnata, si sente anche il profumo del mare.

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