05 maggio, 2008

Un calcio nel culo.

E no che non è una giostra, peccato. E poi, avevo promesso, nessuna parolaccia scritta qui, e invece eccomi, sboccacciata, a chiamare le cose col loro nome e il suo vero nome è questo qua. Di quello che ho preso oggi, una notizia magnifica, di quelle che dici, come? proprio io? e un calcio nel didietro, come al solito,come sempre. Non che volessi frizzi e lazzi e banda e cose, e cicciccì e coccoccò, non ci sono abituata, non mi hanno abituato mai, e anche se qualche volta anche un abbraccio mi farebbe piacere, un brava, che ne so, un modo per farmi sentire un calore che ho perso, se mai ce l'ho avuto qualche volta, che si è dissolto come i profumi dei campioncini che trovi in fondo al cassetto del bagno. Sono grande, ma insomma, ho le cose che ho, cosa frigno come una lattante, cosa mi fa stare così male, adesso, cosa mi fa sentire adesso così triste e amareggiata e così come sto. Un altro calcio e quanti sono non lo so, che a contarli mi si incrociano gli occhi, e il cervello pure, da dove comincio, allora, che le mani non bastano e un foglietto nemmeno, a tenere il conto, non sono brava con i numeri, lo sanno anche i sassi. Di quella volta che, e quell'altra che e quell'altra ancora, poi. Triste a dirsi, triste a riceversi. Io sono quella che tanto fa lo stesso, io sono quella che in fondo devo pensare che è fatta così, io sono quella che cosa voglio, in fondo. Vorrei che mi dispiace, vorrei che resta dell'amaro, dopo, vorrei che mi chiedo ma perchè, il mio urlo nel telefono, sai mamma, questo e quello,e invece, invece niente, come se avessi detto stasera faccio la frittata, ah ecco. Che scema che sono che ancora non ho imparato, che scema, scema, scema che sono a voler raccontare le cose mie, ma se non racconto una cosa così! E questo che cos'è, se non un gioco al massacro, che cos'è se non un nodo qui in fondo al cuore, che cos'è se non un altro, chiamando le cose col loro nome, un altro, inspiegabile e dolorosissimo, calcio nel culo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

....
Un abbraccio
Raffa

luigi@ ha detto...

menomale che alla domanda ...perchè? , perchè a me? e perchè proprio adesso?......non c'è nessuno che vuole e nessuno che può rispondere!!!
Pensa ad una vita dove chi ha la risposta sa già il resto della storia.......buona vita!!!

Anonimo ha detto...

Un abbraccio forte forte.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Son calci nel culo e nei denti, perchè tu sorrdidi, ma ti colpiscono lì, dove fà più male, perchè non si sà come ma riescono sempre a colpirti nel cuore. Ti abbraccio Mirella

Anonimo ha detto...

caro diamante,
leggo spesso i tuoi piccoli pezzi di letteratura familiare, ma sempre più spesso mi confondo, invoco gli aruspici per interpretare le tue parole. Immagino che una tua grande soddisfazione personale sia stata in qualche modo rovinata dal suo mancato, legittimo riconoscimento. Non prendertela, non è un vero calcio nel culo. I genitori (se la manchevolezza arriva, come sembra, da una mamma) spesso non colgono l'attimo, non capiscono, non reagiscono adeguatamente, deludono le aspettative. Magari temono che tu trovi più soddisfacente e esaltante fare altro, piuttosto che la mamma a tempo pieno, e allora diventa più importante una frittata familiare che un successo internazionale....
Tranquilla, ci saranno i tuoi fedeli lettori a farti le feste, quando condividerai anche con loro la bella notizia.
Fede

azzuka ha detto...

Per quel poco che ti conosco, so che sei forte, che sei determinata, che sei "tosta" e che un calcio in culo non ti fermerà, fosse anche tuo figlio a dartelo.
Ma hai tutto il diritto a essere triste, e se vuoi, a versare qualche lacrima, che forse dopo ti sentirai un poco meglio.
Un abbraccio.

MissPurple ha detto...

Scema, scema e scema, si, te lo dico anche io, ma tanto alla fine ci caschiamo sempre e vorremmo condividere proprio con loro i successi e le sconfitte. Ma loro sono sul pianeta di un'altra generazione e spesso sulla via del tramonto e non ci capiscono, non è cattiveria, non ci seguono, ci guardano come marziane. Scema, come me, mia cara, ma poi alla fine è lei, l'unica che sa tutti i miei segreti.
Jo Mason

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