23 maggio, 2008

Cielo d'ostrica.

Il sole ce la mette tutta. Un pò c'è, un pò non c'è, stendo fuori e o stendo dentro o non stendo per niente, che è meglio, che stendere non mi fa impazzire, è un lavoro di precisione, è un gioco di equilibri e di dimensioni, e di finissimi contrasti, metto una cosa qui e bilancio con l'altra di là, l'accappatoio con il lenzuolo, se no lo stendino, il volgarissimo stendino che il mio Amico Architetto disdegna, crolla miseramente col suo rumore di ferraglia, come quando lo butta giù il vento. E allora, meglio stendere in lavanderia che di spazio ce n'è, di fili e fili attaccati al muro in un sapiente intreccio di saliscendi e bacchettine. Ohibò. No che non c'è il sole, ed è un tempo incerto fuori e dentro, nel senso che sono incerta io, non so bene, confusa, stanca? ma no, un pò sconclusionata, senza schiuma come certi cappuccini, e questo cielo grigiolino e violettino, che a vederlo da lontano sembra molle, indeciso anche lui, non con quelle belle nuvolone di panna, bianche o nere a piacer vostro, che almeno si possono guardare. Questo che c'è è solo uno strato informe, un cielo mollusco che mollusca anche me, che non ne ho nessuna voglia al mondo di niente, e che stamattina dovò aspettare l'idraulico, che nemmeno è un idraulico degli spot, palestrato e tatuato. Il mio idraulico è normale fra i normali, bassino, e per nulla avvenente. La mattina si sciorinerà in siffatto modo, si riordinerà una stanza che sembra un set per un serial sulle Crociate, il dopo battaglia, per intenderci, si prenderà un caffè solinghe in cucina verso le 11 e ce la si metterà tutta per non farsi troppo influenzare da questo cielo, di fare il tifo per il sole che alla fine da qualche parte sbucherà pure, che poi suvvia, è pure venerdì, un inzio di fine settimana, di equipaggi che riedono, di arrosti per dieci e di altre amenità. E poi, detto sottovoce, a me le ostriche proprio non piacciono. Figurarsi nel cielo.

8 commenti:

copenhagen_by_bike ha detto...

Il mio problema non è tanto stendere quanto poi stirare... e stamattina aspetto la visita della versione danese di "quello che ripara il ferro da stiro" che mi perde acqua, accidenti! Oggi c'è il sole, ma inganna perchè fa freddo lo stesso e io mi sento proprio come il tuo cappuccino senza schiuma! ti abbraccio

mistral ha detto...

Odio il cappuccino senza schiuma, in realtà odio il caffè ed adoro quel poco di latte schiumoso che riesce, lui solo a farmi trovare la forza per affondarci dentro i baffi, al cappuccino. Ma le ostriche proprio no, quelle mi fanno senso, così gelatinose e viscide, le lascio tranquillamente agli estimatori della "nouvelle cuisine". Io mi limito a godere di queste giornate incerte, che saranno si,grigie e bigie, ma mi offrono la possibilità di trovare pause di riflessione.
Buon fine settimana

Anonimo ha detto...

Ce la faremo...ad arrivare a "quel" caffè,ma sì...quello che anche se è in un bicchierino di carta incastrato in un'improbabile "spirale anti-vento" è pur sempre il sapore più dolce, a memoria.
Ed allora, nessuna traccia di ostriche...ne sono certa
Ti abbraccio
Bea

adriana ha detto...

è sempre un piacere leggere ciò che scrivi...

PIOGGIA FREDDA
LACRIME DI NUVOLE
DIVENTANO LAGHI

non che questo faccia diventare la pioggia più piacevole...

Erre54 ha detto...

calzini spaiati? a si ..ho perfino fatto un post
http://erremax.blogspot.com/2007/12/stanca-volevo-andare-dormire-decido-di.html

e siamo in tante
ciao
Erre54

a valenza diluvia ,srembra novembre

Fra ha detto...

Odio il cappuccino senza schiuma,
odio le ostriche
odio stendere
odio questo maggio senza sole!!!

loryzuc ha detto...

Passa da me, ti ho pensato per il tuo impegno in Cuore di Maglia.
P.S. la lana non mi è ancora arrivata.

Unknown ha detto...

ma come farai a scrivere un post cosi' lungo che abbia come argomento lo stendere e' un vero mistero... io ormai scrivo a monosillabi
Jo

Odore di dicembre.

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