21 agosto, 2007

Lascialo andare.

Non è Capodanno. Non è il brindisi, il meno otto e meno nove, non i botti e l'agenda nuova. Non è la scuola che finisce, nemmeno che inizia. Non sono i compleanni, le candeline comprate a pacchi da 10, i numeri sulla torta. Non è quello, no. Niente mi fa pensare al tempo che passa come la fine dell'estate. Più precisamente, le operazioni di dismissione, le valigie preparate un pò alla rinfusa, constatando che, forse, ci si è portati troppe scarpe. Metà della mia famiglia se ne torna questa sera in Continente. L'Universitario e il Liceale, manco a dirlo. Il primo ai libri, si spera, il secondo al suo Biondo Amore. L'estate è quasi finita, quando oramai, per tradizione, si compra la Smemoranda alla cartoleria del Nuraghe e la si fa riempire di scritte e cose e cuori e stelle e parolacce, anche, dagli amici di qua. L'estate è quasi finita quando un pò dei tuoi affetti vanno via, e tu che ti sforzi di sorridere e ti sei vestita di rosso pimpante ma tiri sù col naso, e cacci in fondo il magone che sale, ma sei scema?, ti metterai mica a piangere adesso, qui, nel vialetto, con loro che ridono e un pò ti canzonano, Andiamo Via Che Adesso Piange, e loro, più scemi di te, che tirano fuori il fazzoletto dal finestrino, e fingono singhiozzi e sceneggiate, e fanno casino fino all'ultimo secondo, e un pò ci ridi, solo un pò. Domattina saranno a casa, ai loro amici, agli allenamenti, agli esami, al primo amore della vita. E' giusto lasciarli andare. I figli, isole di bene e di fragilità, equilibri sottili di amore ed egoismo, di dolcezza e crudeltà, vanno lasciati andare, quando vogliono, nei limiti, dove vogliono e dove stanno meglio. E c'è un momento della vita che il meglio significa lontano da te. Ed è in questo meglio che tu, mamma un pò triste vestita di rosso, ti accorgi davvero del tempo che passa. Senza agenda e candeline, un figlio che cresce si capisce così.

4 commenti:

Sandra ha detto...

Ciao mamma chioccia... un abbraccio grande...
baci

Anonimo ha detto...

Mi emozioni sempre.

Gallinavecchia ha detto...

Oddio, carissima, le tue parole in questa giornata così, già tristarella di suo perché le vacanze sono appena finite e perché piove, e perché Settembre si avvicina a passi da gigante col nuovo anno che porterà con se, mi hanno fatta emozionare, mi hanno inumidito gli occhi e mi hanno fatta riflettere su quando quel momento arriverà anche per me. Caspiterina, ma quanto è difficile 'sto mestiere di mamma.
Un bacio.

Anonimo ha detto...

Ma c'è una camera, nella loro anima, dove ci sei tu soltanto, ci sarai sempre.
Sei la "casa del loro cuore".
E questo tu lo sai.
Un bacio grande
Angie.

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