19 gennaio, 2007

Pericolosissimo.


Potrebbe suonare alquanto strano, ma questa settimana tra le domestiche mura me la sono proprio goduta. Sollazzata, direi. In realtà sono una casalinga impropria, nel senso che chiunque, vedendomi all'opera, direbbe che tutto son, fuorchè casalinga. Il look, innanzitutto. Bigodini e vestaglia gettati alle ortiche, ci vuole un certo glamour anche con l'aspirapolvere, signora mia. Un bel jeans Cavalli direi che va bene. E un velo di gloss, e un'idea di fard, ma di questo ne avevo già parlato. E poi, la mattina si snocciola via con serenità e metodo, senza farsi prendere dallo sconforto di fronte alla rivoluzione russa che regna nella mansarda dei figlioli, e nel mucchio selvaggio lasciato dal metti e togli della Princi, che prova abbinamenti di nuance alle sette e venti del mattino con un occhio critico che neanche Krizia ai bei craxiani tempi d'oro. Ma vabbè. Si aggiunga ancorchè il momento più atteso della mattinata, che in realtà sono due: le pause. Sì, perchè se fisicamente in ufficio non ci vado, resto però in contatto con il mondo esterno e professionale attraverso il pc. Ed è un rispondere a mail, telefonate, ricerche su internet eccetera. Ecco, appunto. Il pericolo è testè individuato. Secondo un complicato e diabolico piano, accantonati con grazia strofinacci e spruzzini, scope e piumini, io sorseggio beata il mio thè all'arancia di metà mattina e nel frattempo...compro. Sissignori. E' di una magia ineluttabile e piacevolissima scoprire come, ad una leggera pressione di un insulso tastino, ti vengano recapitate a casa ogni sorta di meravigliose corbellerie. Libri di ricamo dalla Francia, caffè da Londra, e come non parlare delle aste on line, dove riesci anche a trovare il pathos del rischio e dell'attesa, e dove ti puoi accaparrare in tutta scioltezza, improbabili bicchierini da liquore, manifesti di vecchi film, zuppiere della nonna e Gucci vintage da oltreoceano. Le americane, si sa, si stufano assai presto dell'Italian Style, e se la borsa non la vedono più al braccio delle loro attricette filiformi e plurimaritate, via! via!, si cambia soggetto.Compro. Per gratificarmi, per rendere meno solinga la mia mattinata, per tirarmi un pò sù. Invero, non ne ho granchè bisogno, ho ancora necessità di una leggera organizzazione, ma, c'è da crederci, sono già ad un ottimo punto. I miei figlioli felici come Pasque, che non trovano il solito appiccicoso fusillo al sugo Barilla, perchè magari riesco anche a lanciarmi in un sugo degno. Ma vedo lievemente preoccupato il mio Sposo. Ti stuferai, mi dice sconsolato, e dovremo ricominciare a cercare qualcuno. Ma per l'amor di Dio! Non ancora, Maestà. L'asta di quel bauletto Dior scade giusto fra 6 giorni. Fino ad allora, mi dispiace, di qui non mi muovo. Al resto, ci penseremo.

7 commenti:

Sandra ha detto...

Quale asta??? :-D
baci baci

Anonimo ha detto...

Che bella scoperta ! quanto mi ci ritrovo nel tuo blog !...anche se siamo cosi' lontane

Anonimo ha detto...

Ti leggevo un pò e sono arrivata al post dedicato a tuo figlio...la conosco bene quella paura che ti attanaglia quando un figlio non sta bene (la mia unica ha 3 anni...)c'ho creato il blog!!!

Veramente piacere di conoscerti

Lemoni

FEDERICO GHIGLIONE ha detto...

sono un acquirente compulsivo su ebay.
pericoloso per me stesso.
mi butto sulle aste di vecchie squadre di subbuteo e via con l'offerta. 3,5 euro .... cosa vuoi che sia. mi rilanciano? e giù a combattere.
alla fine 13 euro, cosa vuoi che sia mi sono emozionato, ho combattuto, ho trionfato, e ora ho l'attesa del pacchetto, e poi la feticistica soddisfazione di guardarmi la 123° squadra della mia collezione.

piaceri on line.

rosco

FEDERICO GHIGLIONE ha detto...

per la musica sul mio blog non dovevi pensarci tu?
:-)))))

rosco

Anonimo ha detto...

Un modo alquanto bizzarro per affrontare le attività casalinghe.

Anonimo ha detto...
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