Tutto sono tranne che una filosofa. Come dire, non ne ho la stoffa. Ma stamattina, pronti via, per risciacquare un pochino lo sguardo vacuo del mio sposo che era troppo appannato, ho coniato lì per lì una di quelle frasette che servono, qualche volta, per tirarsi sù il morale. Abbiamo avuto un periodo come dire, effervescente, e adesso sembra tutto migliorare. La scuola è finita, ieri sera una cena tra amici, fra tetti e campane, cose buone e profumo di gelsomino, le vacanze vicine, insomma, volge tutto al meglio. Così, mi cito. " E' come quando trovi un puzzle negli ovetti Kinder: le tessere sono tutte ingarbugliate e mischiate, ma poi le disponi con grazia, le giri, le raggruppi per colore e in men che non si dica, voilà, il puzzle è fatto." Lui ha sorriso, risollevato, mi è parso. Dopotutto mi ha sposato. Che si sia pentito, questa mattina, seduto stante, dopo la vicenda del puzzle?
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