16 maggio, 2006

Let's take a cake.


Abito in un villaggio. Non una città, non un paese, neppure una frazione. Un villaggio vero e proprio. Di quelli lontani il giusto dalla città, ma che se anche ti sei dimenticata qualcosa facendo la spesa, non è il caso di farne un dramma: hai un esercito di vicini pronti ad esaudire ogni tua richiesta, a patto che sia legittima, non sporchi e non faccia rumore. Ho un'amica che sta dall'altra parte del villaggio. Detto così sembra un pò Quella casa nella prateria. In effetti, un pò lo è. Sapeva che avevo avuto una mattinata avventurosa e così, mi ha fatto dono di questa torta. Sbranata dai figli a colazione, mi accingo a riportare fedelmente la ricetta. So che da qualche parte stanno rifacendo il remake di questo telefilm, pietra miliare delle programmazioni telesivise ancora lontane da veline, tronisti e trenini di Buona Domenica. Proporrò lei, nella parte di Laura Ingalls. Moglie esemplare, perfetta padrona di casa e ineguagliabile preparatrice di torte, da donare ad amiche stordite e smemorate, una sera di metà maggio. Anche se non siamo a Walnut Grow, Minnesota.
La torta di Natalia.
250 gr di farina
100 gr di zucchero
125 gr di burro
mezza bustina di lievito
1 uovo intero
1 cucchiaino di miele

Impastare velocemente gli ingredienti, il burro va fuso a fuoco lento. Preparare due dischi e stenderli sovrapposti su un foglio di carta da forno, dopo aver farcito con marmellata o Nutella, oppure, marmellata e mele. Infornare a 180 gradi per mezz'ora , spolverizzare di zucchero a velo e servire, voilà.

Di estrema facilità, ottima per una chiacchiera in giardino, per una merenda estemporanea e per far felice un'amica storneggiata. Grazie, Natalia.


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