21 maggio, 2006

Cadeaux.

Così, in francese. E' proprio il caso di dirlo. Sono oggettini di rara bellezza, a parer mio, e di squisita fattura. Francesi, appunto. Sono, nell'ordine: un pelapatate ( potrei lanciare un'altra idea, simile all'affaire del rigalimoni). E' a forma di giapponesino e ha una scopettina sulla testa. Delizioso. La grattugia invece, è una damina. Vero pezzo forte della questione tutta, la scopa e la paletta. Riduttivo chiamarle col loro nome, in realtà sono talmente belle che sarà difficile usarle per la loro vera funzione, e , qualora accadesse, sarebbe davvero un monumento alla sciccheria, all'eleganza, alla perfezione massima. Sono di Pylones, ovviamente, made in France. Regalati a me dalle mie Amiche, che condividono questa breve e splendida vacanza di tarda primavera o inizio estate, che dir si voglia. Le Amiche del cuore, quelle delle confessioni, dello scialo e del quotidiano, delle cene, dei viaggi e dei magoni, della spesa e del cinema, dei figli e della vita. Loro. Le ho ringraziate coi lucciconi, ci vuole poco, in realtà, mi commuovo sempre quando qualcuno ha un pensiero gentile e inaspettato per me. Mi conoscono come i loro cassetti. E come i loro cassetti, sanno che ogni tanto, anche io ho bisogno di una ripulita, una riassettata, una spolverata e via. Sanno, insomma. Tutto o quasi. E sanno che, alla prossima pastasciutta insieme, alla fatidica domanda Come Posso Aiutarti?, indicherò loro, con finta indifferenza, gli oggettini menzionati. La classe, ribadirlo non fa male, si vede anche sbucciando una patata. Sacrosanto.

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